Trasformare l’Africa in una societa occidentalizzata significa imporle in primo luogo il sistema di vita e di pensiero occidentale.
In ogni caso, per migliorare la situazione attuale di degrado, non occorrono grandi sconvolgimenti sociali, ma una netta presa di posizione a riguardo della politica di cooperazione finora adottata nei confronti del continente nero.
I problemi di fondo riguardano ovviamente le conseguenze o portate da questo tipo di orientamento. L’immigrazione di questi ultimi anni non è nata da una spontanea volonta dei soggetti coinvolti a lasciare i propri Paesi di origine, andando incontro a
molteplici problemi: economici, sociali, ambientali ed anche
politici.
L’ immigrato, visto spesso come portatore di valori negativi, malattie, delinquenza, prostituzione ecc., è anche soggetto positivo, soprattutto per equilibri economici, in questo come in altri Paesi. Sono poche le persone che vedono nell’immigrato un agente positivo in questa societa.
Analizzando il fenomeno dell’immigrazione in ambito sociologico, direi che gli individui che non hanno mai vissuto un’esperienza del genere dovrebbero al contrario ammirare il coraggio di chi, per le ragioni sopra citate, ha preso la decisione di partire alla ricerca di una soluzione migliore di quella in cui era abituato a vivere.
I problemi dell’immigrazione vanno risolti alla loro base, usando gli strumenti adatti. Questi strumenti possono essere trovati nell’ ambito della cooperazione internazionale, o meglio
in quello che è a noi molto familiare: la coiuoperazione allo sviluppo.
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