Le persone sono tutte soggette a mutamenti psicofisici, a malattie, a devianze di ogni tipo. prima ancora che alle leggi dello Stato di appartenenza o di residenza.
Ci sono mutamenti naturali che agiscono sugli individui.
Tutto questo dovrebbe portare a non criminalizzare tutti gli immigrati per ogni cosa che succede.
Non esiste la perfezione in nessun individuo, tanto meno nell’immigrato, che ha subito un trauma dovuto alla permanenza in un Paese non suo. ln altri termini, non si puo pretendere di avere solo immigrati perfetti.
Una persona consapevole. che lascia il proprio Paese per cercare il benessere. non ha alcun interesse a violare le Leggi del Paese ospitante. Ma a volte (e qui emergono le ragioni) è il suo
ambiente di vita che la spinge in maniera determinante alla devianza. Per evitare che si arrivi a cio, bisogna determinare sin dall’inizio i contini tra diritti e doveri.
In alcuni casi ho difeso una parte dell’iminigrazione clandestina, quella che. in mancanza di uno status legale, si è associata agli immigrati regolari. lavorando di fatto pur nella sua presenza illegale in questo Paese.
In alcuni ambienti produttivi i clandestini hanno sopperito alla mancanza di mano d’opera.
Anche se sottopagati ed in assenza di ogni regola contrattuale che garantisca rapporti di lavoro certi, molti clandestini sono stati utili a diverse Aziende.
Il fenomeno dell` immigrazione in generale è causato dallo sconvolgimento del sistema politico, economico e sociale del mondo intero in questi ultimi anni. I Paesi dell’Europa orientale,
diventati ormai democratici e capitalisti, non potranno assolutamente itnpedire le migrazioni di massa. I loro cittadini, avendo acquistato la liberta con la democrazia, dopo tanti anni di dittature, si sentono liberi di muoversi.
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