giovedì 26 giugno 2008

Il web publisher come professionista autonomo

Se si inserisce la stringa "web publisher" in un motore di ricerca vengono fuori siti che spiegano come impaginare i documenti, studi di commercialisti e altri di varia natura, ma niente che abbia direttamente a che fare con il publisher inteso come colui che pubblica in rete articoli allo scopo di trovare remunerazione da tale attività.
Eppure sono ormai numerosi i soggetti che dedicano il loro impegno a questa attività in forma continuativa traendone un reddito, per cui sembra si possa parlare della professione di web publisher intesa in questo senso.
Lo scopo del web publisher è quello di rendere i propri articoli visibili e raggiungibili da un certo numero di naviganti di internet, che tali articoli siano effettivamente visitati da tali utenti e infine che gli utenti proseguano la ricerca secondo certi comportamenti (in sostanza cliccando sui banner pubblicitari).
In questa attività entrano in gioco diversi processi e diversi soggetti, che conviene distinguere. Prima di tutto i soggetti.
Il web publisher, il soggetto che pubblica gli articoli in rete.
L'utente internet, il soggetto che potenzialmente potrebbe visitare l'articolo pubblicato dal publisher.
Lo sponsor, ossia l'azienda promozionata nel link sponsorizzato, ossia nell'annuncio che appare nell'articolo.
L'agenzia di pubblicità in web, la web agency, che si occupa di inserire i link sponsorizzati più opportuni all'interno dell'articoli.
Il web publisher opera quindi, più o meno direttamente, con tutti questi soggetti, che per lui possono apparire in questi termini:
La committenza è lo sponsor, ossia l'azienda promozionata nello sponsored link. E' quella che tira fuori veramente i soldi per avere un qualche valore aggiunto dall'articolo pubblicato.
Il cliente finale è l'utente internet, perchè è a lui che si rivolge l'articolo, è il suo interesse che il publisher intende suscitare ed è il suo comportamento (di acquisto) che alla fine determina il reddito.
La web agency, anche se concretamente esegue i pagamenti nei confronti del publisher, in realtà svolge una pura funzione di servizio, che giustamente si autoretribuisce trattenendo parte del pagamento corrisposto dallo sponsor, ma non entra realmente nella dinamica produttiva.

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