Nell’età ellenistica predominano Epicureismo (da Epicuro di Samo),
stoicismo (da stoà poichìle = portico dipinto ove la scuola di Zenone si
radunava) e Scetticismom, scuole che hanno una comune esigenza morale,
ma che mostrano chiaramente il capovolgimento ch’esse attuano nei
confronti della filosofia precedente.
Esse infatti si preoccupano della felicità, ma non nel senso che esse ricerchino che coso la felicità sia, ma nel senso che esse si domandano che coso si deve fare per essere felici.
Per gli epicurei la felicità si realizza con l’aponìa cioè con l’assenza
del dolore, che e strettamente legato al bisogno.
Donde la necessità di soddisfare i bisogni naturali (come fame, sete, amicizia), non curandosi di quelli innaturali, come il desiderio di ricchezza, che a differenza dei
precedenti non si riesce a soddisfare mai.
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